Il sito web di Luciano Ferrara, uno dei maggiori fotoreporter italiani.
Le foto e le pubblicazioni, i corsi di fotografia, news ed eventi organizati dallo Studio Ferrara.
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Biografia di Luciano Ferrara: 1950. Nasce a Cimitile. 1964. Inizia a lavorare prima come apprendista fotografo, in seguito come stampatore presso vari studi artigianali di Napoli. 1967. La sua attenzione per la complessa realtà Campana è vivissima. 1970-1978. Diventa free-lance. Fa della sua attività professionale un lavoro politico di documentazione e 'controinformazione' sui gruppi di movimento. Promuove e organizza mostre "volanti" nei quartieri e nelle grandi fabbriche meridionali. 1974. Comincia il suo lavoro di documentazione sulle lotte dei Disoccupati organizzati, lavoro che sarà pubblicato nel 1997. 1975-1980. Collabora col quindicinale " La Voce della Campania " 1976. Prima collettiva al Maschio Angioino a Napoli dal titolo " Proletariato marginale e sottoproletariato ". Si reca nelle zone terremotate del Friuli, con il suo compagno di viaggio Rino La Rocca, insieme realizzano un audiovisivo per i gruppi di controinformazione sul territorio: dal titolo " Terremoto in Friuli ". 1978. Inizia la sua collaborazione con l'"Espresso". 1979. Si inaugura a Roma, presso la libreria " Sapere ", la mostra " Tre anni di agit-prop "itinerante in numerose città italiane ed estere. Inizia la sua analisi fotografica sul fenomeno dei 'femminielli' a Napoli. Entra a far parte della segreteria dell' "Airf " Associazione Italiana reporter fotografi e si occupa dei problemi sindacali dei fotoreporters campani. Nell' "84 ne diverrà segretario regionale Regionale. 1980. La sua prima personale, " Secondigliano, ai margini della città ", è affiancata da un'inchiesta realizzata con un gruppo di sociologi dell'Università di Napoli sul comprensorio 167. 1981. Conosce Joseph Koudelka, la cui amicizia ed i cui consigli saranno importantissimi per il suo lavoro. Per quattro anni documenterà l'impegno civile dei Comitati per la Pace a Comiso. 1982. Inizia un lavoro sulla legge 180. Dalle sue immagini sui “femminielli”napoletani il regista Nando Balestra realizza il programma per la RAI " Napoli, città immaginaria ". 1983. Dal suo reportage sulla guerra in Libano viene tratto l'audiovisivo " Libano, un groviglio di guerre ", realizzato da Guido Piccoli. Inizia un reportage sull'isola di Procida. 1984. Realizza l'audiovisivo " Vite di strada ", proiettato in numerosi circuiti nazionali. Si reca in Israele e nei Territori Occupati per un reportage.Inizia un lavoro sull'aristocrazia napoletana.La Rai gli dedica un programma televisivo con la regia di Mario Franco. Nasce suo figlio Francesco. Alcune sue foto sui travestiti sono utilizzate da "Antenne Deux" per la realizzazione del documentario " Les Castrats " a cura di Carlos Allende. 1985. Su invito della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici della Campania espone al Museo Pignatelli l'antologica " Luciano Ferrara reporter :" Napoli e oltre ", sintesi di quindici anni di lavoro. La presentazione al catalogo è di Luciano D'Alessandro. 1986. Espone alla galleria Ricerca Aperta di Napoli un lavoro sulla Kalsa di Palermo. 1987. All'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici , diretto dall'avvocato Gerardo Marotta, il suo libro " Appunti immaginari di un grande teatro lirico " San Carlo viene presentato fra gli altri da Massimo Caprara. E' tra i soci fondatori della " Società Napoletana di Poesia "che si propone di ripercorrere " gli antichi sentieri della poesia pensata ". 1988. Continua la sua ricerca fotografica su Parigi, iniziata tre anni prima. 1989. Fonda, con Serena Santoro, l'agenzia fotogiornalistica Nouvellepresse. E' uno dei soci fondatori dell'associazione culturale " Voluptaria ". Viene invitato a partecipare alla selezione finale del premio Eugene Smith. Inizia un tour fotografico in Europa, teatro, in quegli anni, di importantissime innovazioni storiche e sociali: sua prima tappa è Berlino. 1990. Si reca in Romania. 1991. Espone al caffè letterario 'IntraMoenia' " Ritratti d'autore ". E' ad Amman durante la guerra del Golfo. Conclusosi il conflitto, si reca in Albania. 1992. Torna in Albania. Esporrà le foto di questi due viaggi a Padova nella mostra "Reportage Albania", realizzata con Ugo Panella. 1993. Realizza, nel Centro Storico di Napoli, la campagna pubblicitaria per Rocco Barocco. A Procida, nell'ambito del premio 'Elsa Morante' espone nella chiesa di Santa Margherita " Ritratto di un'isola ". 1994. Nell'ambito di 'Napoli Porte Aperte' espone nellla Chiesa di S.Paolo Maggiore " Procida". Le foto della mostra sono raccolte in un cofanetto edito da 'Intramoenia'. In occasione del summit internazionale G7, svoltosi a Napoli, espone all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici " L'ultimo villaggio ", vent'anni di fotogiornalismo a Napoli. La presentazione al catalogo è di Franco Lefèvre. 1995. E' invitato dalla Kodak in Egitto, ad Hurgada, a tenere il seminario " Fotografia e fotogiornalismo ". Espone a Napoli, nel chiostro di S.Maria la Nova ed in contemporanea a New York, a Soho, nella galleria 'Spazio Italia' , la mostra "1925-1995: Napoli-Naples fotografia", voluta dal sindaco di Napoli Antonio Bassolino. 1997. Pubblica " E' qui la festa .1970-1997 Disoccupati Organizzati a Napoli."Il libro viene presentato nell'Antisala dei Baroni, al Maschio Angioino di Napoli, dallo storico Percy Allum. E' eletto consigliere nazionale dell'ordine dei giornalisti. 1998. Tiene uno "stage" nell'ambito dei "I lunedì della fotografia" rassegna promossa dall' associazione "Laboratorio Città Nuova" e "Archivi fotografici napoletani" 1999. E' uno dei fondatori-e direttore del nodo-funzione fotografia/memoria- della "Fabbrica dell'immaginario", network interorganizzativo per la produzione e lo sviluppo di contenuti nell'industria culturale e nell'intertrainment. Collabora al format per, www.fotoromanzo.it Inizia un lavoro sul centro storico di Cosenza. In occasione del decennale della caduta del muro di Berlino espone al Goethe Institut di Napoli " La fine del muro di Berlino. Frammenti di muro", mostra che sarà itinerante in numerose città italiane. 2000. La Soprintendenza di Matera ospita la mostra sulla caduta del muro di Berlino a Palazzo Lanfranchi. Partecipa a numerose collettive. Espone alla Casa delle Culture di Cosenza, "Bella Cosenza" 50 foto sul centro storico della cittadina Calabrese con un vulume edito da Federico Motta Ed. Inizia a documentare il lungo cammino del movimento no-global in europa prima grande manifestazione Praga. 2000-2001. In occasione dell'inaugurazione dell'istituto di Cultura Italo-Tedesco I.C.I.T. - Università di Arcavacata; espone "la fine del Muro di Berlino Franmmenti di Muro. Espone alla Casa delle Culture "Frammenti di Muro La fine del Muro di Berlino" Il Quotidiano di Cosenza diretto da Ennio Simeone dedica uno speciale di 16 pagine alla mostra. Filobus, percorsi nell'arte contemporanea rassegna a cura di Vittorio Cappelli, ospita nel Protoconvento di Castrovillari la mostra "La fine del Muro di Berlino - Frammenti di Muro". L'istituto Abruzzese per Storia della Resistenza e dell'Italia contemporanea gli assegna il premio Atri, premio per La Fotografia per la Pace e la Libertà - mostra a cura di Franco Soldani, consegna il premio Francesco Cito. Nell'occasione espone negli spazi di palazzo Ducale delle cittadina Abruzzese. Cinena Roma Portici. Frammenti di Muro-La fine del Muro di Berlino. Immagini dell'europa che cambia. Realizza per "Il Centro Studi Umanesimo e Tecnologia La fabbrica dell'immaginario", il reportage fotografico per il primo fotoromanzo a episodi per internet. Coordina la publicazione del volume è la realizzazione della mostra fotografica itinerante "Un altro mondo è possibile" L'onda della moltidudine in Europa, ed. Intra Moenia – 2002. Si reca a Porto Alegre, Brasil al social forum mondiale per realizzare una pubblicazione sul tema democrazia partecipata ed. intra-moenia Continua a documentare le lotte e il cammino del movimento dei movimenti. no global. 2003. Fonda con Federico Mininni, Samuele Pellecchia, Francesca Marzotto 28 29 “30” 31 mensile dedicato al fotogiornalismo. “La Palla Spaccata”. Coordina con il Collettivo Operaio Nacchere Rosse di Pomigliano d’Arco la prima mostra documentaria, moltimediale del carnevale popolare Pomiglianese esposta al Palazzo Baronale. Pomigliano D’arco: Rassegna Città globale. Cura la mostra fotografica “Dal Mondo frammenti di vita” 24 fotogiornalisti internazionali espongono sui palazzi della città. 2004. Ponticelli: Festival Cineuropa dedicato a Truffaut. Installazzione di 12 gigantografie sui muri della Citta “Le tele di cemento”. Benevento: cura per conto degli incontri annuali “la settimana scientifica” organizzata da Città della Scienza, la mostra “Frammenti Dal Mondo” 24 fotogiornalisti internazionali espongono le loro opere fotografiche sui palazzi della città. Si reca a Cuba per un reportage sulle identità storiche “della provincia di Granma” gemellata con il comune di Pomigliano d ‘Arco, il reportage denominato “Miradas” e il titolo della rassegna annuale di “Città globale”. 2005. Realizza la campagna fotografica per “AgriCultura”

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